Stop dall’Europa alla plastica monouso. Dal 2 luglio, la Direttiva impone il ritiro dal mercato

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È stata pubblicata mercoledì 12 giugno 2019, sulla Gazzetta ufficiale europea, la Direttiva n° 904 sulla riduzione dei prodotti in plastica monouso, che entrerà in vigore il 2 luglio 2019. La finalità è quella di:

prevenire e ridurre l’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, in particolare l’ambiente acquatico, e sulla salute umana, nonché promuovere la transizione verso un’economia circolare con modelli imprenditoriali, prodotti e materiali innovativi e sostenibili, contribuendo in tal modo al corretto funzionamento del mercato interno”.

La direttiva, che rientra nel Pacchetto Economia Circolare, si applica ai seguenti prodotti in plastica monouso, elencati in allegato al testo:

  • bastoncini cotonati, esclusi quelli per utilizzo medico;
  • piatti e posate di ogni tipo;
  • cannucce, escluse quelle per utilizzo medico;
  • agitatori per bevande;
  • aste per palloncini, escluse quelle per utilizzo industriale o professionale;
  • contenitori in polietilene espanso, con o senza coperchio, usati per alimenti dal consumo immediato, quali ad esempio i contenitori per fast food, esclusi i contenitori per bevande, i piatti e gli involucri contenenti alimenti;
  • tazze in polistirene espanso, con o senza coperchio.

Il testo prevede misure diverse da applicare a ogni categoria di prodotto. Per altri prodotti, la Direttiva prescrive:

  • la limitazione del loro uso imponendone la riduzione del consumo a livello nazionale;
  • nuovi requisiti di progettazione ed etichettatura;
  • nuovi obblighi di gestione e bonifica dei rifiuti previsti per i produttori.

Nel momento in cui le alternative diverranno facilmente disponibili e accessibili, i prodotti in plastica monouso saranno banditi dal mercato europeo.

Gli Stati membri hanno due anni di tempo per adeguare i propri ordinamenti. Entro il 3 luglio 2021 non potranno più essere venduti sul mercato comunitario i prodotti sopra elencati; il 3 luglio 2024 è invece il termine entro il quale dovranno essere rispettati i nuovi requisiti di prodotto.

Pur alla luce delle dovute condizioni e limitazioni, si tratta di un segnale deciso da parte della Comunità europea, che dichiara in questo modo quale sarà la direzione da prendere, anche e soprattutto per le aziende, nel prossimo futuro. L’importanza di tale provvedimento si evince anche dal fatto che la direttiva prescrive che dovranno essere armonizzate, da parte degli Stati membri, tutte le normative connesse.

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