Piano analitico MOCA: come progettarlo?

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Per garantire la sicurezza e la conformità dei materiali destinati al contatto con gli alimenti (MOCA) e, quindi, tutelare la salute dei consumatori e la responsabilità degli operatori economici, è necessario progettare un piano analitico che sia coerente:

  1. Alla valutazione dei rischi eseguita nella propria impresa e tale da evidenziare il pericolo chimico, il pericolo microbiologico e quelli connessi alla destinazione d’uso;
  2. Alle GMP ovvero alle cosiddette “buone pratiche di fabbricazione”, le quali sono utili non soltanto per garantire la conformità e la qualità dei processi, ma anche per mettere in evidenza l’eventuale necessità di eseguire controlli e test analitici durante le varie fasi.

Il “doppio binario” della conformità

I test analitici sono previsti, infatti, da entrambi i regolamenti “quadro” MOCA: Il Regolamento CE 1935/2004 e il Regolamento CE 2023/2006.

  1. Il primo prevede che i produttori MOCA eseguano controlli analitici periodici sui materiali al fine di verificare e confermare la conformità dei propri prodotti alle normative vigenti, coerentemente all’analisi del rischio per l’uso nell’impiego prevedibile dei MOCA, per mezzo di valutazioni di danno organolettico e tossicologico.
  2. Il secondo applica i medesimi principi ma in ottica di processo: i produttori devono applicare un sistema di gestione per assicurare il controllo del processo e, in particolar modo, delle fasi critiche, attraverso l’individuazione e la sorveglianza di parametri che potrebbero modificare le caratteristiche dei prodotti finiti nelle condizioni d’uso previste.

Il piano analitico, dunque, deve essere considerato in relazione a quello che potremmo definire un “doppio binario della conformità”, così come definito da entrambi i regolamenti. Le frecce azzurre nell’immagine seguente indicano, tra i requisiti richiesti dai regolamenti, quelli per i quali è determinante la parte analitica:

Vediamo, quindi, quali informazioni è necessario prendere in considerazioni per redigere un piano analitico MOCA efficace nel tempo.

Materiali utilizzati

La prima domanda da porsi per razionalizzare il proprio MOCA è comprenderne la composizione: si tratta di un articolo mono-materiale oppure composito? Nel secondo caso, il maggiore livello di complessità strutturale comporterà, ovviamente, un’analisi dei rischi e dunque un piano analitico più articolati: per ogni tipologia di materiale dovranno essere presi in esame eventuali normative specifiche in relazione sia ai paesi di produzione, sia ai mercati di destinazione.

Ingredienti

Fulcro delle leggi applicabili ai MOCA sono le liste positive di ingredienti, cioè elenchi di sostanze e composti che possono essere impiegati nella produzione e nella trasformazione dei materiali destinati al contatto con gli alimenti. Oltre a comparire o meno nelle liste, gli ingredienti possono essere associati anche a eventuali restrizioni d’uso e, in quanto tali, essere oggetto di controlli: restrizioni e, dunque, controlli sia sul prodotto finito o semilavorato, sia sul processo.

Documenti di supporto e di conformità

Le informazioni contenute nei documenti a supporto dei MOCA sono estremamente importanti, in quanto devono accompagnare i materiali e gli articoli lungo tutta la filiera. A seconda della fase, tali informazioni possono essere comunicate e trasferite attraverso documenti di supporto o dichiarazioni di conformità. Questi documenti devono fornire indicazioni precise sia in merito agli ingredienti utilizzati, sia alle condizioni di utilizzo tanto delle materie prime quanto dei semi-lavorati; il loro scopo, infatti, è garantire un utilizzo del prodotto finito conforme alle norme vigenti per tutto il suo ciclo di vita.

Condizioni di utilizzo previste

Il legislatore precisa che, proprio in merito agli utilizzi conformi previsti, è necessario definirne e quindi valutarne i relativi parametri di tempo e temperatura. Conoscere tali condizioni, quindi, è fondamentale per redigere un piano analitico coerente con i rischi connessi al reale utilizzo dei MOCA e con la legislazione del mercato di destinazione.

Funzionalità del prodotto

Le condizioni di utilizzo quali tempo e temperatura, naturalmente, non sono gli unici parametri da tenere in considerazione per valutare la sicurezza dei MOCA. La funzionalità del prodotto ha un’importanza notevole per un adeguato piano analitico, in quanto definisce in modo specifico le condizioni di utilizzo e, di conseguenza, i parametri per i quali è necessario testarne la conformità. Tali informazioni sono funzionali sia alla redazione di auto-dichiarazioni, sia alla corretta comunicazione lungo la filiera; l’obiettivo ultimo è, infatti, quello di rendere il consumatore consapevole del corretto utilizzo del prodotto anche a livello di funzionalità.

Mercato di destinazione

Di estrema importanza sono, anche, le informazioni relative al mercato di destinazione dei MOCA: la conformità deve essere garantita in relazione alle legislazioni specifiche sia dello Stato di produzione, sia del Paese di destinazione. L’assenza di normativa armonizzata a livello internazionale per molti materiali, infatti, costringe a porre particolare attenzione all’evoluzione delle normative specifiche dei paesi di destinazione, sia per quanto riguarda la tipologia di sostanze da indagare, sia i relativi limiti per i quali è consentito l’uso.

Etichetta

L’etichetta deve riportare tutte quelle informazioni necessarie e sufficienti all’utilizzatore per adoperare consapevolmente il MOCA nei contesti e per gli usi previsti, ovvero per tutte quelle applicazioni per i quali il materiale o l’oggetto è stato valutato e testato. Tali informazioni possono essere riportate, oltre che in etichetta, nella documentazione di supporto che accompagna il MOCA lungo il suo ciclo di vita.

Fornitori

Oltre a questi aspetti di valutazione dei processi, è necessario darsi un metodo di valutazione dei propri fornitori. Oltre ad aspetti che già vengono monitorati in ragione dei sistemi di qualità più in uso, ad esempio quelli conformi alla norma ISO 9001, è importante tenere sotto controllo tutti gli altri eventuali requisiti necessari alle materie prime per essere diffuse sui mercati di destinazione, in applicazione alle legislazioni specifiche e che devono essere quindi garantite nelle forniture in ingresso ai propri processi. Informazioni che devono, inoltre, rendere e mantenere “viva” la documentazione di supporto e di conformità che riceviamo e che, a nostra volta, trasmettiamo agli altri operatori della filiera, prolungandone la validità e l’utilità nel tempo.

Monitoraggio e adeguamento nel tempo

Infine, tutte le informazioni determinanti alla progettazione del piano analitico devono esser monitorate nel tempo di pari passo con:

  • Gli aggiornamenti normativi dei mercati e quindi dei Paesi di interesse;
  • Il cambio dei fornitori;
  • Il rinnovarsi degli approvvigionamenti.

Gli esperti Ecol Studio sono a tua disposizione per supportarti nella redazione del piano analitico, e per ogni adempimento necessario a garantire la sicurezza e la conformità dei tuoi materiali a contatto con gli alimenti.

Contattali allo 0583 40011 o scrivendo a productsafety@ecolstudio.com

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