Bisfenolo A, sale la preoccupazione: EFSA abbassa la DGT

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Tramite un parere pubblicato il 15 dicembre 2021, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) propone di abbassare la dose giornaliera tollerabile (DGT) per il bisfenolo A (BPA) rispetto a quella valutata nel 2015.

La bozza di parere scientifico sarà consultabile pubblicamente sul sito di EFSA fino all’8 febbraio 2022, data entro la quale i portatori di interesse sono invitati a esprimere i propri pareri in merito.

Bisfenolo A nei materiali a contatto con gli alimenti: limiti più restrittivi

In questo articolo abbiamo visto che cos’è il bisfenolo A, in quali materiali a contatto con gli alimenti (MOCA) può trovarsi, ad esempio in pellicole e rivestimenti di lattine e barattoli per bibite e alimenti, e quali rischi per la salute umana comporta. Già identificata quale “sostanza estremamente preoccupante (SVHC)” poiché potenziale interferente endocrino e soggetta dal 2015, in seguito a una prima valutazione del rischio da parte di EFSA, a una DGT temporanea di 4 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno, è ora di nuovo sotto la lente di ingrandimento dell’autorità europea per la sicurezza alimentare in ragione dei numerosi studi pubblicati tra il 2013 e il 2018.

Bisfenolo A: rischi per il sistema immunitario

Proprio sulla base delle nuove evidenze scientifiche e, in particolare, a causa dell’aumento dei dati che testimoniano un effetto negativo del bisfenolo A sul sistema immunitario, EFSA propone di abbassare la DGT a 0,04 nanogrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno.

In recenti studi su animali è, infatti, stato osservato come dosi di bisfenolo A precedentemente ritenute accettabili possano provocare un aumento dei globuli bianchi cosiddetti “T-helper”: un particolare tipo di cellula che svolge un ruolo chiave nel sistema immunitario ma che, in dose eccessiva, causa infiammazioni polmonari allergiche.

Dose giornaliera tollerabile (DGT) più bassa: tutti i consumatori sono a rischio

Dopo diversi anni di accurata valutazione e alla luce di questi nuovi dati, l’EFSA è ora in grado di emettere un parere definitivo o quantomenolibero da quell’incertezza che, nel 2015, aveva permesso di stabilire soltanto una DGT temporanea.

Ora, riesaminando l’esposizione media ed elevata dei consumatori al bisfenolo A tramite l’alimentazione, EFSA ha concluso che per tutte le fasce di età si supera la nuova DGT, evidenziando quindi la necessità di un più elevato livello di preoccupazione per gli effetti tossicidel BPA sulla salute umana.

Grazie a un nuovo approccio sistemico sulla questione, la bozza di parere scientifico appena pubblicata da EFSA, e ora in consultazione pubblica, permetterà finalmente di superare quelle lacune che impedivano di giungere a un protocollo armonizzato per la valutazione del rischio.

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