Pubblicati i decreti del Pacchetto Economia Circolare: che cosa cambia?

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Sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i quattro nuovi decreti legislativi in recepimento delle direttive europee del “Pacchetto Economia Circolare”. Imballaggi e rifiuti, pile accumulatori e RAEE, veicoli fuori uso: questi gli ambiti dei nuovi testi che si apprestano a modificare profondamente la normativa ambientale nazionale. Vediamo in che modo.

Il D.Lgs. 116/2020 sui rifiuti e gli imballaggi

Venerdì 11 settembre 2020 è stato pubblicato il D.Lgs. 3 settembre 2020, n° 116 che recepisce due delle quattro direttive del “Pacchetto”:

  • la Direttiva 2018/851/UE, che modifica la Direttiva Quadro Rifiuti ovvero la n° 98 del 2008
  • e la Direttiva 2018/852/UE, che modifica la Direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio.

Si tratta del decreto che, fra tutti quelli del “Pacchetto”, compie il più deciso passo avanti verso l’attuazione dei principi europei di economia circolare e, in particolare, nella transizione da una “gestione dei rifiuti” a una “gestione sostenibile dei materiali”. Le principali innovazioni riguardano la ridefinizione del concetto di “rifiuto urbano”, l’estensione della responsabilità estesa del produttore, lo sviluppo del sistema di tracciabilità e di un catasto dei rifiuti a livello nazionale e regionale.
Il testo va a modificare la parte IV del D.Lgs. 152/200 nei seguenti punti:

  • Titolo I “Gestione dei rifiuti”, Capo I “Disposizioni generali”: le modifiche riguardano, in particolare, la prevenzione dei rifiuti, la preparazione per il riutilizzo, le operazioni di riciclaggio recupero e trasporto, la gestione dei rifiuti organici, la comunicazione e la tracciabilità.
  • Titolo I “Gestione dei rifiuti”, Capo III “Servizio di gestione integrata dei rifiuti”: si introducono qui le innovazioni derivanti dal Programma nazionale per la gestione dei rifiuti, che fissa i “macro-obiettivi, definisce i criteri e le linee guida strategiche di Regioni e province autonome” per elaborare e attuare i “piani regionali di gestione dei rifiuti”. Il Programma entrerà in vigore il 5 gennaio 2023.
  • Titolo II “Gestione degli imballaggi”: in particolare, le innovazioni mirano a prevenire i rifiuti incentivando il riutilizzo degli imballaggi e promuovendo, anche, l’adesione dei produttori ai consorzi o l’adozione di sistemi autonomi.
  • Titolo VI “Sistema sanzionatorio e disposizioni finali”.

Si noti come, inserita nel D.Lgs. 152/2006 all’art. 178-bis, la responsabilità del produttore sia estesa adesso a “qualsiasi persona fisica o giuridica che professionalmente sviluppi, fabbrichi, trasformi, tratti, venda o importi prodotti” e si traduca in nuove misure per “incoraggiare una progettazione dei prodotti e dei loro componenti volta a ridurne gli impatti ambientali e la produzione di rifiuti durante la produzione e il successivo riutilizzo dei prodotti tesa ad assicurare che il recupero e lo smaltimento dei prodotti che sono diventati rifiuti avvengano secondo i criteri di priorità”.
Si tratta di un’innovazione che cambia profondamente il modo di progettare e realizzare i beni nonché la gestione dei relativi rifiuti: rappresenta, infatti, il cardine su cui ruota tutto il “Pacchetto Economia Circolare” e ridefinisce ruoli e responsabilità di tutti gli attori coinvolti nel ciclo di vita dei materiali. Dalla gerarchia dei rifiuti alla gestione, dal sistema di comunicazione e informazione agli oneri amministrativi a carico di produttori e importatori, dalla corretta informazione ed etichettatura, alla rete di raccolta dei rifiuti.

Il D.Lgs. 116/2020 modifica, inoltre, il DM 8 aprile 2008 contenente la disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato. Nelle disposizioni finali all’art. 6, tra l’altro, si fissa al 1° gennaio 2021 l’applicazione delle disposizioni degli articoli 183, c.1, lettera b-ter) e 184, c. 2 e agli allegati L-quater e L-quinquies, in modo da concedere ai soggetti affidatari del servizio di gestione dei rifiuti il tempo necessario all’adeguamento operativo.

Il D.Lgs. 116/2020 entra in vigore il 26 settembre 2020.

Il D.Lgs. 118/2020 su pile e RAEE

Sabato 12 settembre 2020 è stato pubblicato il D.Lgs. 3 settembre 2020, n° 118 che recepisce gli articoli 2 e 3 della Direttiva 2018/849/UE, che modificano la Direttiva 2006/66/CE relativa a pile e accumulatori e rifiuti di pile e accumulatori, e la Direttiva 2012/19/UE sui RAEE, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
In particolare, il nuovo testo modifica:

  • il D.Lgs. 14 marzo 2014, n° 49: attraverso l’art. 1, il D.Lgs. 188/2020 modifica la normativa per quanto concerne la comunicazione periodica necessaria all’allineamento con il dettato europeo, i tempi e le modalità per l’avvio delle attività dei produttori di AEE e le disposizioni specifiche ai rifiuti da fotovoltaico;
  • il D.Lgs. 20 novembre 2008, n° 188: l’art. 2, del D.Lgs. 188/2020 specifica le modalità di trasmissione, da parte del Ministero, dei dati e della relazione annuale circa la gestione dei rifiuti di pile e accumulatori portatili a ISPRA e alla Commissione europea.

Il D.Lgs. 118/2020 entra in vigore il 27 settembre 2020.

Il D.Lgs. 119/2020 sui veicoli fuori uso

Sabato 12 settembre 2020 è stato pubblicato il D.Lgs. 3 settembre 2020, n° 119 che recepisce la Direttiva 2018/849/UE, che modifica la Direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso.

Il testo modifica il D. Lgs. 209/2003: segnaliamo, in particolare, oltre alle nuove misure per incentivare il ricondizionamento e il riutilizzo dei componenti dei veicoli, prevenendo la produzione dei relativi rifiuti, l’istituzione di un Registro unico telematico dei veicoli fuori uso presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Il D.Lgs. 118/2020 sottolinea, inoltre, l’importanza strategica delle certificazioni ambientali quali la ISO 9001 ed EMAS, per implementare l’efficienza dei centri di raccolta e facilitarne, anche, ispezioni, controlli e gestione amministrativa.
Come da disposizioni transitorie e finali, i titolari dei centri di raccolta hanno tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni fino al 31 dicembre 2020.

Il D.Lgs. 119/2020 entra in vigore il 27 settembre 2020.

Il D.Lgs. 121/2020 sulle discariche

Lunedì 14 settembre 2020 è stato pubblicato il D.Lgs. 3 settembre 2020, n° 121 che recepisce la Direttiva 2018/850/UE relativa alle discariche dei rifiuti.

La principale innovazione riguarda il fatto che, a partire dal 2030, è vietato lo smaltimento in discarica di tutti i rifiuti idonei al riciclaggio o al recupero di altro tipo, in particolare i rifiuti urbani, ad eccezione dei rifiuti per i quali il collocamento in discarica produca il miglior risultato ambientale conformemente all’art. 179 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n° 152.

Il testo modifica il D.Lgs. 13 gennaio 2003, n° 36 per quanto riguarda:

  • criteri di ammissibilità in discarica per alcune categorie di rifiuti;
  • caratterizzazione, campionamento e analisi dei rifiuti;
  • informazioni sui rifiuti non pericolosi da includere nella domanda di autorizzazione allo smaltimento in discarica;
  • criteri tecnici che rendono il trattamento dei rifiuti non necessario ai fini dello smaltimento in discarica;
  • procedure di ammissione in discarica;
  • criteri per la costruzione e la gestione degli impianti;
  • caratteristiche degli impianti per deposito sotterraneo;

Il D.Lgs. 121/2020 abroga il DM Ambiente 27 settembre 2010, ma (attenzione!) i limiti prescritti dalla tabella 5, nota a), dell’art.6 sono da ritenersi validi fino al 1° gennaio 2024.

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