Pacchetto economia circolare: firmati i decreti attuativi

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato i decreti legislativi che recepiscono le quattro direttive europee del “Pacchetto Economia Circolare”, ovvero:

  1. Direttiva 2018/849/UE su veicoli fuori uso, pile e RAEE;
  2. Direttiva 2018/850/UE sulle discariche;
  3. Direttiva 2018/851/UE sui rifiuti;
  4. Direttiva 2018/852/UE sugli imballaggi.

Approvati in via definitiva dal Consiglio dei ministri lo scorso 7 agosto e datati 3 settembre 2020, i decreti sono dunque a un passo dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e, quindi, dall’entrata in vigore.

Dalla conferma degli obiettivi europei di economia circolare – 65% di rifiuti riciclati entro il 2035 e, per lo stesso anno, soglia massima di conferimento in discarica al 10% per i rifiuti urbani – conseguono importanti modifiche alla parte IV del D.Lgs. 152/2006, tra le quali ricordiamo:

  • La ridefinizione del concetto di “rifiuto urbano” che accoglierà una fetta più ampia dei rifiuti non domestici, determinando quindi una più alta percentuale di rifiuti cosiddetti “assimilabili” e la modifica dei requisiti di ammissibilità dei rifiuti in discarica.
  • Il Programma Nazionale Rifiuti ovvero una ridefinizione della mappa degli impianti di gestione e trattamento dei rifiuti urbani sull’intero territorio nazionale, in modo da monitorarla potenziarla e uniformarla, al fine di rendere le Regioni autosufficienti nel trattamento e nella gestione circolare dei propri scarti.
  • Il RenTri cioè il nuovo Registro elettronico nazionale di Tracciabilità dei rifiuti tanto atteso dopo l’abolizione del Sistri, in conseguenza del quale sono attese importanti modifiche, tra le altre, ai modelli e ai formati del registro di carico e scarico e al formulario di identificazione.
  • La responsabilità estesa del produttore per più ampie categorie di materiali e prodotti, oltre a quanto già avviene per gli imballaggi, con il fine di sollevare i cittadini dalla gran parte dei costi della raccolta e incentivare quanto più possibile la prevenzione dei rifiuti, la riparazione, il riutilizzo o, al peggio, il riciclo o il recupero dei componenti.

Non resta, dunque, che attendere l’imminente pubblicazione in Gazzetta ufficiale dei decreti attuativi del “Pacchetto Economia Circolare” per conoscere tutti i dettagli della nuova normativa ambientale.

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