Life-Cycle Assessment: che cos’è, a che cosa serve e da dove si comincia

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Il Life-Cycle Assessment (LCA) è uno strumento concreto di sostenibilità poiché consente di prendere consapevolezza degli impatti ambientali dei processi, individuare criticità e apportare migliorie. Con la valutazione del ciclo di vita ci guadagna l’ambiente, ci guadagnano i consumatori, ci guadagna l’impresa.

Che cos’è il Life-Cycle Assessment?

L’analisi del ciclo di vita (Life-Cycle Assessment – LCA) è un metodo oggettivo di valutazione e quantificazione dei carichi energetici e ambientali e degli impatti potenziali associati a un prodotto o un servizio, a un processo o più genericamente a un’attività lungo l’intero ciclo di vita, cioè dall’acquisizione delle materie prime fino all’eventuale smaltimento o recupero (form craddle to grave “dalla culla alla tomba” o, ancor meglio in ottica circolare, form craddle to craddle “dalla culla – di nuovo – alla culla”).

 A che cosa serve un Life-Cycle Assessment?

In conseguenza e oltre allo scopo primario, ovvero restituire una mappa puntuale dei processi associata all’inventario dettagliato degli impatti ambientali di ogni fase, una valutazione del ciclo di vita consente di:

  • Dimostrare e comunicare sostenibilità: Il LCA restituisce dati sulla base dei quali è possibile definire azioni concrete di miglioramento sotto il profilo ambientale e, dunque, di testimoniare in modo oggettivo l’impegno alla sostenibilità nella rendicontazione non finanziaria (Bilancio di Sostenibilità, Bilancio Sociale) e nella comunicazione al mercato e agli stakeholder, migliorando la propria reputazione e acquisendo competitività.
  • Ottimizzare risorse e ridurre costi: La mappatura dei processi e l’analisi dettagliata di input e output consente di individuare eventuali inefficienze e criticità, facilitando l’implementazione di misure correttive e migliorative nonché l’efficientamento dell’intero sistema aziendale.
  • Ottenere etichette ambientali: Il LCA è propedeutico all’ottenimento delle Etichette di Qualità Ecologica di Tipo III quali, ad esempio, la Carbon Footprint CFP (ISO 14067), l’Environmental Product Declaration EPD, la Product Environmental Footprint PEF.
  • Accedere agli appalti verdi (Green Public Procurement): Il LCA è uno strumento esplicitamente individuato dai CAM, i criteri ambientali minimi adottati dalla Pubblica Amministrazione per indirizzare acquisti e appalti (L. 221/2015).

Che cosa significa sviluppare un Life-Cycle Assessment?

Sviluppare un LCA significa analizzare nel dettaglio tutti gli input e gli output dei processi aziendali, assegnando ad ognuno di essi un carico ambientale. Si tratta di un’analisi molto dettagliata e puntuale che restituisce un modello concettuale dell’impresa, al quale è associato un inventario delle emissioni sulla base di ciò che entra e ciò che esce in ogni fase del processo. In estrema sintesi, significa esaminare in profondità i processi aziendali per individuare le fasi più critiche e lavorare per un miglioramento ambientale mirato.  

Un Life-Cycle Assessment valuta soltanto le emissioni?

Con il termine “emissioni”, quando affrontiamo un’analisi del ciclo di vita dobbiamo necessariamente intendere un concetto ben più ampio di quello tradizionalmente associato a questa parola. Quando si conduce un LCA, infatti, non ci limitiamo a individuare e quantificare ciò che esce da un camino o uno scarico oppure i rifiuti prodotti, ma tutto quanto deriva dai processi coinvolti anche in maniera indiretta. Ad esempio: quanta CO2 è stata generata per estrarre, produrre, trasformare e trasportare la materia prima in input al mio processo? Quali emissioni ha prodotto la generazione dell’energia che impieghiamo?
Il concetto di “emissione” in un Life-Cycle Assesment richiede un Life-Cycle Thinking ovvero un “pensiero circolare” e sistemico che implica un livello di astrazione maggiore. Non ci limitiamo a considerare ciò che visibilmente esce dai nostri processi, ma consideriamo tutto quello che è direttamente e indirettamente connesso e che determina un impatto sull’ambiente: l’oggetto di analisi di un LCA è il background degli impatti complessivi dei nostri processi.

Che cosa si ottiene al termine di un Life-Cycle Assessment?

Al termine della valutazione del ciclo di vita otteniamo un modello dettagliato dei processi aziendali suddiviso per fasi, a ognuna delle quali sono associati fattori di impatto. Si tratta di indicatori che ci restituiscono la misura del carico ambientale dei nostri processi; i più noti sono il global warming, la carbon footprint, l’eutrofizzazione delle acque, l’end-user, la riduzione dello strato di ozono, lo smog fotochimico e così via. A partire da tali fattori è necessario interpretare i risultati del LCA: l’output di un’analisi del ciclo di vita rappresenta la base sulla quale è possibile individuare i processi più impattanti e definire azioni migliorative per rendere concretamente più sostenibile la nostra attività. Ricordiamo, infatti, che la sostenibilità è una scelta di processo: migliorare le performance ambientali di un’attività, renderla “più green”, è possibile soltanto a valle di una comprensione totale e puntuale dei processi specifici.

Che rapporto c’è tra il Life-Cycle Assessment e le environmental footprint?

Le varie tipologie di “impronta ecologica”, delle quali la carbon footprint è soltanto un esempio tra i più celebri, non sono altro che output specifici di una valutazione del ciclo di vita di un prodotto o un’attività: un LCA è propedeutico a qualsiasi tipo di “impronta” perché individua e seleziona i parametri necessari al calcolo.
Quindi, un Life-Cycle Assessment serve (anche) a calcolare l’“impronta ecologica” di un servizio, prodotto o attività, come nel caso della Product Environmental Footprint (PEF) che l’Unione europea sta sviluppando: un’etichetta ambientale che riassume tutta una serie di “impronte” e che sarà possibile calcolare solo al termine di un processo di LCA.

Da quale norme è regolato il Life-Cycle Assessment?

I principi dell’LCA sono definiti dalle norme della serie ISO 14040, che ne descrivono la metodologia di massima. Non esiste un metodo unico per condurre un’analisi del ciclo di vita: ogni attività deve applicare i principi dell’LCA ai propri processi, attraverso un metodo personalizzato; l’obiettivo di una valutazione di questo tipo, infatti, è descrivere e comprendere i processi dai quali si genera un prodotto o servizio specifico. È proprio questa specificità a richiedere un’applicazione peculiare dei principi di analisi; tutt’al più è possibile trovare schemi di applicazioni condivisi per determinate categorie merceologiche o di attività, ad esempio per alcuni prodotti specifici del settore cartario: attraverso le cosiddette Product Category Rules (PCR) sono stabiliti metodi specifici per condurre un Life-Cycle Assessment.

Life-Cycle Assessment: da dove si comincia?

Per chi non avesse mai condotto una valutazione del ciclo di vista, un buon punto di partenza può essere rappresentato da un sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001, poiché fornisce un’utile base di dati da inserire in input al LCA e predispone già l’impresa a “pensare circolare”.
Dopodiché è necessario mettere a disposizione del consulente tutti i dati che possono essere utili all’analisi: più è stretto e bidirezionale il rapporto tra questo e l’azienda oggetto dell’analisi, migliore sarà il risultato della valutazione. Qualora vi sia carenza di dati, in alcuni casi è possibile far ricorso a database di categoria o settore. Una volta completato lo studio, è consigliato intraprendere un percorso di certificazione al fine di valorizzare al massimo l’impegno e i risultati ottenuti.
È importante mantenere costantemente aggiornata la valutazione: non esiste una “formula definitiva” di LCA. Quando si implementano analisi di questo tipo e, di conseguenza, azioni migliorative, il sistema tenderà a performance sempre migliori che richiederanno una revisione ricorrente degli impatti. È soprattutto grazie a un’analisi periodicamente aggiornata, che è possibile testimoniare l’impegno progressivo e concreto di un’impresa per la sostenibilità: in virtù del confronto dei risultati di un LCA anno dopo anno, un’azione di questo tipo si traduce in valore attraverso le policy ambientali e la comunicazione di marketing, orientando le scelte di consumatori e stakeholder e sviluppando l’impresa nel rispetto dell’ambiente e delle persone.

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Analisi del ciclo di vita

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