COMPOST Act: gli USA scommettono sul compostaggio

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Alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d’America è stato presentato il Cultivating Organic matter through the Promotion of Sustainabile Techniques (COMPOST) Act: un disegno di legge federale per promuovere le infrastrutture di compostaggio supportando e incentivando la realizzazione di nuovi impianti.

Il compostaggio a difesa del suolo

La proposta di legge ha il preciso scopo di modificare il Food Security Act del 1985 introducendo il compostaggio in quanto attività di conservazione: la valorizzazione dei rifiuti organici attraverso la produzione di compost a ogni livello – domestico o industriale – e il riutilizzo in agricoltura sono cioè esplicitamente qualificate come pratiche in grado di generare effetti benefici tanto sull’ambiente quanto sulle economie dei territori e, quindi, sulla vita delle persone e delle comunità.
Il compost combatte la crisi climatica prevenendo la produzione di emissioni di metano e “sequestrando” il carbonio nel suolo, mette in pratica i principi dell’economia circolare rigenerando i rifiuti organici, crea posti di lavoro a livello locale e migliora la qualità dei terreni agricoli e urbani.

Proprio per questo il COMPOST Act prevede investimenti importanti nelle infrastrutture per il compostaggio: “Non vedremo questi benefici se non aiutiamo gli agricoltori, gli imprenditori e il governo locale a costruire i sistemi e i programmi necessari”, ha dichiarato Brenda Platt, direttrice del progetto Composting for Community dell’Institute for Local Self-Reliance e membro della USCIC, la US Composting Infrastructure Coalition, tra i principali promotor del disegno di legge.

2 miliardi di dollari per la filiera del compostaggio

Il COMPOST Act è una risposta concreta alla domanda crescente, anche negli USA così come in Europa, di compostare gli scarti alimentari e il packaging compostabile certificato, da parte sia di privati sia di imprese. È sempre più forte la consapevolezza, nei cittadini e nelle organizzazioni statunitensi, di quanto sia importante conservare il valore dei materiali organici, separandone i rifiuti dal resto dei materiali riciclabili e, quindi, investendo sulle infrastrutture riservate alla raccolta e al trattamento.

Attualmente, infatti, “i prodotti compostabili, a differenza di quelli riciclabili, non vengono raccolti da soli. Vengono raccolti come parte di un flusso di sostanze organiche più ampio che include gli avanzi di cibo,” afferma Rhodes Yepsen, direttore esecutivo del Biodegradable Products Institute (BPI), stimando che “ci vorrebbero circa 2 miliardi di dollari per espandere l’accesso al compost a livello nazionale”.

L’importanza del packaging compostabile certificato

L’entità degli investimenti che il COMPOST Act si appresta a stanziare per lo sviluppo del compostaggio su tutto il territorio federale, ci fa ben comprendere che cosa accadrà nel mercato statunitense degli imballaggi.
Alla spinta già in atto “dal basso” cioè da parte dei consumatori più attenti all’ambiente, si aggiungerà ben presto la spinta “dall’alto” del legislatore: per dare concretezza a questo poderoso piano di investimenti, inevitabilmente si richiederà al comparto degli imballaggi di fare la propria parte fornendo a imprese e consumatori packaging idoneo a essere conferito negli impianti di compostaggio insieme ai rifiuti organici, senza rischi per l’ambiente e le persone.
In questa transizione, il ruolo delle certificazioni di compostabilità sul mercato a stelle e strisce è quindi destinato a crescere: per scoprire come verificare la compostabilità del packaging e ottenere una certificazione clicca sul banner qui sotto!

Fonte: Materia Rinnovabile

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