Riciclabilità della carta: verso un metodo di prova europeo

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Dopo più di un anno di proposte e confronti, siamo finalmente giunti alla bozza di metodo armonizzato a livello europeo per i test analitici finalizzati a fornire dati numerici idonei per valutare la riciclabilità di carta e cartone.

Un primo risultato importante per la circolarità e la sostenibilità del settore cartario, raggiunto grazie a un team internazionale di tecnici – francesi, inglesi, italiani e tedeschi – di cui fa parte anche Ecol Studio. Insieme al nostro contributo, determinante è stato quello degli altri laboratori italiani del Centro Qualità Carta di Lucense e Innovhub – Stazioni Sperimentali per l’Industria.

Non solo per la partecipazione di tre laboratori nazionali, questo schema di metodo ha davvero molto di italiano! Nasce, infatti, dalla UNI 11743:2019 e dall’esperienza maturata in seno ad Aticelca per la valutazione della riciclabilità della carta. Il sistema Aticelca® 501, infatti, pur applicandosi esclusivamente al mercato italiano ha riscosso sempre più interesse all’estero e si è subito distinto, nel variegato e disomogeneo panorama dei metodi adottati oltre frontiera, per l’accuratezza e l’efficacia metodologica, imponendosi come punto di riferimento a livello internazionale.

Il sistema analitico di Aticelca, sviluppato a partire dal 2011 con il contributo di Assocarta, Assografici e Comieco e il supporto tecnico di Innovhub e Lucense, a cui si è aggiunta più recentemente Ecol Studio, e diventato nel 2019 norma UNI, simula le fasi del processo industriale di lavorazione della carta da riciclare, dallo spappolamento della materia di recupero alla produzione del nuovo foglio di carta. La prova di laboratorio analizza i principali elementi che determinano la riciclabilità di carta e cartone e dei prodotti da questi derivati, permettendo di valutare i risultati sulla base di un indice qualitativo suddiviso in quattro livelli, espresso dalle lettere A+, A, B, C.

Simulazione del pulper di cartiera in laboratorio.

Si tratta di un passaggio fondamentale per raggiungere gli obiettivi europei di economia circolare,” afferma Nicola Guazzelli, Referente Laboratorio Sostenibilità e R&D Ecol Studio. “Il primo ostacolo alla prevenzione dei rifiuti è proprio la mancanza di norme armonizzate e di una cultura condivisa a livello internazionale. Con questo metodo, oltre al contributo per una maggiore circolarità dei materiali cellulosici sul mercato comunitario, si apre una nuova importante opportunità per l’Europa e, in particolare, per il nostro Paese: ci confermiamo promotori di innovazione e sostenibilità in un comparto produttivo di estrema rilevanza come quello cartario.

La proposta è ora al vaglio di CEPI, Confederazione Europea dell’Industria Cartaria, che il 20 ottobre ha avviato una consultazione su questo primo schema, la cui conclusione è prevista per il 6 novembre. L’obiettivo è “giungere quanto prima a un metodo di laboratorio armonizzato a livello europeo e tenerlo aggiornato nel tempo per seguire lo sviluppo tecnologico dei processi di riciclo e la continua innovazione dei prodotti cartari”.

Seguendo il metodo UNI sviluppato da Aticelca, anche lo schema in valutazione da CEPI definirà una procedura di laboratorio che emula le fasi principali del processo industriale del riciclo in cartiera – spappolamento a bassa densità, epurazione, formazione del foglio – con il fine ultimo di consentire la progettazione di articoli, e in particolare imballaggi, a base cellulosica riciclabili con più efficacia:

Schema CEPI del metodo europeo per l'analisi della riciclabilità di carta e cartone.

Il packaging in carta e cartone si rivela, così, sempre più strategico per la realizzazione di un’alternativa sostenibile alla plastica monouso e a tutti i materiali compositi o di nuova generazione che, a oggi, ancora non riescono a essere valorizzati in ottica circolare o pongono problematiche ancora irrisolte in fase di riciclo o recupero.
Un mondo migliore, dunque, è possibile anche grazie all’industria della carta!

Test riciclabilità della carta Aticelca.

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