Oli Minerali e Carta e Cartone per alimenti: approfondiamo un tema caldo per l’ambito MOCA

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Cosa sono gli Oli Minerali?

I MOH (Mineral oil hydrocarbons) sono miscele complesse, definite come sostanze di composizione sconosciuta e variabile (substances of unknown and variable composition, UVCB) nel regolamento REACH.

I MOH si possono classificare in tre classi principali di composti idrocarburici, ovvero:
i) alcani lineari e ramificati a catena aperta (paraffine),
ii) cicloalcani per lo più alchilati (naftenici) e
iii) aromatici alchilati e non alchilati.
Quest’ultimi sono definiti MOAH, e le prime due classi sono definite collettivamente MOSH (EFSA CONTAM Panel, 2012).
I MOH non comprendono gli idrocarburi presenti naturalmente negli alimenti, cioè gli n-alcani di carboni prevalentemente di numero dispari da C21 a C35, gli idrocarburi di origine terpenica, come lo squalene, e i carotenoidi.
Gli idrocarburi oligomerici saturi poliolefinici (POSH), che possono essere presenti negli alimenti a causa della migrazione dagli imballaggi di plastica (come il polietilene o il polipropilene), non sono inclusi nel termine MOSH.

Nel parere scientifico sugli idrocarburi di oli minerali negli alimenti dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), pubblicato nel 2012, l’esposizione dei consumatori agli idrocarburi di oli minerali (MOH) è stata considerata una potenziale fonte di preoccupazione.
Il potenziale impatto dei MOH sulla salute umana varia notevolmente.
Gli idrocarburi aromatici da oli minerali (MOAH), in particolare i MOAH a 3-7 anelli, possono agire come agenti cancerogeni genotossici, mentre alcuni idrocarburi saturi di oli minerali (MOSH) possono accumularsi nei tessuti umani e causare effetti avversi nel fegato. [1]

Quali sono le fonti di MOH?

I MOH possono entrare nella catena alimentare in modi diversi, come ad esempio:
contaminazione ambientale dall’aria o attraverso l’ecosistema terrestre o acquatico;
– contaminazione durante la raccolta e la lavorazione da parti di macchine lubrificate o oliate;
migrazione da materiali a contatto con gli alimenti;
– uso di additivi alimentari e pesticidi;
– mangimi contaminati a causa dell’uso di olio alimentare raffinato, leganti per additivi per mangimi e che entrano nei mangimi.
A causa delle numerose fonti potenziali, la fonte della contaminazione è spesso difficile da identificare. [1]

Quali sono i metodi di analisi per la determinazione dei MOH?

Il Joint Research Centre (JCR) ha pubblicato nel 2019 una guida sul campionamento, l’analisi e la comunicazione dei dati per il monitoraggio dei MOH negli alimenti e nei materiali a contatto con gli alimenti. Il documento fornisce una guida sui requisiti minimi riguardo le prestazioni dei metodi analitici utilizzati per il monitoraggio di MOSH/MOAH, ed è stato sviluppato per sostenere l’attuazione della raccomandazione della Commissione (UE) 2017/844 per il monitoraggio degli oli minerali.

L’analisi dei MOH negli alimenti è piuttosto complessa. Al momento non ci sono metodologie in grado di separare i MOH nei singoli composti in picchi chiaramente definiti. I MOH sono miscele complesse, e i cromatogrammi mostrano bande irregolari e variabili di componenti in gran parte non risolti.
La separazione dei MOSH dai MOAH può essere ottenuta tramite la tecnica LC, combinata con GC-FID per la quantificazione. Le due tecniche di separazione possono essere combinate on-line e off-line. [1]

Alcune tappe importanti

• Nel gennaio 2017 la Commissione Europea ha pubblicato le raccomandazioni per il monitoraggio a livello europeo della presenza di idrocarburi da olio minerale nei prodotti alimentari (RACCOMANDAZIONE 2017/84 DELLA COMMISSIONE del 16 gennaio 2017 sul monitoraggio degli idrocarburi di oli minerali nei prodotti alimentari e nei materiali e negli oggetti destinati a venire a contatto con prodotti alimentari). [2]

• All’inizio di marzo 2017, il German Federal Ministry of Food and Agriculture (Bundesministerium für Ernährung und Landwirtschaft, BMEL) ha annunciato la quarta bozza del 22° progetto di regolamento sulla modifica dell’ordinanza tedesca sui beni di consumo, con ultima modifica al 07 marzo 2017 per la creazione di un “regolamento nazionale su gli oli minerali”. [3]

• Il 23 febbraio 2019, il Joint Research Centre (JCR) della Commissione europea (CE), ha pubblicato una guida sul “sampling and analysis of mineral oil saturated hydrocarbons (MOSH) and mineral oil aromatic hydrocarbons (MOAH) in food and FCM [food contact materials] nell’ambito della raccomandazione (UE) 2017/84 per il monitoraggio degli oli minerali”. [4]

• Il 17 agosto 2020 la Germania ha notificato tramite il sistema TRIS l’ordinanza Zweiundzwanzigste Verordnung zur Änderung der Bedarfsgegenständeverordnung (Twenty-second Ordinance amending the Consumer Goods Ordinance), la cosidetta “ordinanza sugli oli mineralii”. [5]

Riferimenti:

  1. EFSA
  2. Official Journal of the European Union
  3. Bundesministerium für Ernährung und Landwirtschaft
  4. European Commission
  5. European Commission

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