Legionella: cos’è e come prevenirla

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Per combattere il batterio della Legionella sono necessari interventi di controllo e di manutenzione preventivi.

I focolai di infezione da Legionella degli ultimi anni hanno di molto accresciuto l’attenzione su questa patologia che nei casi più gravi ha provocato la morte delle persone contagiate.

Al momento la lotta migliore contro il batterio Legionella resta la prevenzione. La manutenzione degli impianti idro-sanitari e le analisi periodiche dell’acqua prelevata dai punti critici, permettono di mantenere sotto-controllo lo sviluppo del microrganismo.

Origine del batterio della Legionella

La legionellosi è la malattia causata dal batterio Legionella. Il suo nome deriva dall’epidemia che nel 1976 colpì un gruppo di veterani statunitensi appartenenti all’American Legion, da qui la denominazione “malattia del legionario.

Le indagini che seguirono i 34 decessi, portarono all’isolamento del microrganismo responsabile, dall’impianto di condizionamento dell’albergo dove gli ex militari si trovavano.

Dopo la prima identificazione del 1976 si è osservato un notevole aumento del numero dei casi di legionellosi, ciò può essere attribuito sia al miglioramento degli strumenti diagnostici sia all’incremento delle occasioni d’esposizione all’agente eziologico, come ad esempio la diffusa installazione di impianti di condizionamento e torri di raffreddamento.

Fonti di infezione e sintomatologia

Appartengono al genere Legionella batteri aerobi di cui sono state identificate più di 50 specie. La più pericolosa e comune è Legionella pneumophila.

Questi batteri si sviluppano in ambienti acquatici naturali e artificiali: fiumi, laghi, acque sorgive (fonti termali), condotte urbane, serbatoi d’accumulo, fontane, piscine ecc…

L’infezione dell’uomo avviene esclusivamente per via aerea, attraverso la vaporizzazione e/o nebulizzazione di acqua contaminata la Legionella penetra le vie respiratorie infettando i polmoni.

La maggior parte delle vie di trasmissione in Italia è rappresentata da docce, condizionatori e torri di raffreddamento, mentre non si trasmette da persona a persona.

“La malattia del legionario può manifestarsi in due forme:

  • Forma acuta: polmonite, febbre, raffreddore, tosse, mal di testa, astenia, perdita dell’appetito;
  • Febbre di Pontiac: febbre, mal di testa, dolori muscolari e malessere generale. Tali sintomi si protraggono per alcuni giorni fino a scomparire spontaneamente.

Non si conosce la dose infettante per l’uomo, né l’origine dei diversi livelli di virulenza dei ceppi.

Sono più a rischio di contrarre la malattia in forma acuta anziani, bambini e persone immunodepresse.

Come prevenire le infezioni

La prevenzione delle infezioni da Legionella si basa su:

  • corretta progettazione e realizzazione degli impianti idro-sanitari, di condizionamento, di raffreddamento a torri evaporative, di piscine termali e di vasche idromassaggio;
  • manutenzione degli impianti (controllo dello stato dei rubinetti, sostituzione periodica dei rompigetto e delle nappe delle docce ecc..);
  • elaborazione di una valutazione del rischio legionellosi correlata di un piano di controllo del rischio che preveda l’analisi periodica dei punti critici dell’impianto;
  • indagini analitiche periodiche dei punti a rischio, individuati e controllati da laboratori accreditati;
  • eventuale disinfezione da parte di ditte specializzate.

Tali misure preventive non garantiscono la sicura assenza del microrganismo nell’impianto, ma riducono la probabilità che si sviluppi in maniera grave.

In particolare, per le strutture di nuova costruzione o soggette a completa ristrutturazione è consigliato adottare i seguenti accorgimenti:

  • realizzare le reti idriche calda e fredda ben isolate termicamente e distanziate tra loro;
  • evitare linee di tubazione con tratti terminali ciechi o particolarmente ricurvi;
  • prevedere un rubinetto alla base dei serbatoi d’accumulo per lo spurgo periodico del sedimento;
  • prevedere un secondo rubinetto, all’incirca ad altezza metà serbatoio, dal quale poter prelevare campioni d’acqua da sottoporre ad analisi;
  • utilizzare materiali idraulici adeguati ai trattamenti di disinfezione.

Negli impianti di acqua calda centralizzati lo sviluppo di Legionella può essere contenuto mantenendo la temperatura dell’acqua al di sopra dei 55°C. Nella rete dell’acqua fredda, invece, la crescita di Legionella è trascurabile se la temperatura non supera i 20°C.

Come eliminare la Legionella

Se nonostante tutti gli accorgimenti, le analisi di laboratorio dimostrino la presenza di Legionella nel vostro impianto idrico, sarà necessario ricorrere all’intervento di aziende specializzate nella disinfezione.

Le ditte di disinfezione effettueranno nell’impianto trattamenti con sostanze chimiche (clorazione, perossido di idrogeno, ozono, ecc..) a shocks termici.

Dopo il trattamento di disinfezione segue la verifica dell’efficacia con ulteriori indagini di laboratorio a cadenza stabilita (linee guida per il controllo della legionellosi 2017 regione Emilia Romagna).

Il controllo microbiologico deve essere ripetuto a 48 ore, ad 1 mese e a 3 mesi dal trattamento.

Naturalmente fino a completo risanamento degli impianti, tutti i punti dell’impianto risultati positivi al batterio devono essere disattivati per prevenire il rischio di contagio.

Chi può aiutarti?

Se sei titolare di un’impresa o responsabile sicurezza dell’azienda dove lavori e vuoi intraprendere misure preventive per ridurre il rischio di Legionella nella tua struttura lavorativa, un laboratorio di analisi strutturato può aiutarti.

Un team di esperti nella valutazione del rischio legionellosi individuerà i punti critici dell’impianto.

I tecnici campionatori provvederanno a prelevare i campioni da analizzare.

Il laboratorio analizzerà i campioni e ti terrà aggiornato sull’andamento delle indagini fino a completamento delle stesse.

I risultati positivi al batterio verranno valutati per individuare la procedura più efficacie per eliminarne la presenza e verrà elaborata una relazione tecnica da utilizzare nel monitoraggio e nella prevenzione dell’impianto dal rischio legionellosi.

Per maggiori informazioni scrivi al nostro esperto Klizia Lipparelli a k.lipparelli@ecolstudio.com

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