Il decreto Clima è legge dello Stato italiano: è stata appena approvata alla Camera “la prima legge in Europa interamente dedicata al cima”, come l’ha definita il Ministro Sergio Costa. Adesso non resta che attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e i decreti attuativi.
“L’approvazione del DL Clima poca fa alla Camera è una buona notizia,” commenta Chiara Braga, capogruppo PD in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici alla Camera. “Con il provvedimento l’Italia risponde alla procedura di infrazione comunitaria aperta dall’Unione e riguardante l’inquinamento atmosferico e la mancata protezione dei cittadini dagli effetti del biossido di azoto con particolare riferimento al Bacino Padano. Inoltre, si introducono una serie di norme utili a far diventare il Paese più sostenibile e più resiliente rispetto al cambiamento climatico in atto. Una necessità che emerge con forza anche dai negoziati in corso alla COP25 di Madrid, a presidenza cilena, a cui sto partecipando in rappresentanza del Parlamento.”
Le misure pensate per contrastare i cambiamenti climatici sono di vario tipo, alcune delle quali non immediatamente attuabili:
Lotta al “climite change”
- vengono stanziati 30 milioni di euro, che saranno erogati nei prossimi due anni, per l’attuazione di un programma sperimentale di riforestazione urbana nelle città metropolitane. Tra i principi che permetteranno di stanziare queste risorse: la valenza ambientale e sociale dei progetti, la riqualificazione ottenuta, la localizzazione e la fruibilità delle aree riforestate;
- vengono stanziati 27 milioni di euro per l’installazione di eco-compattatori di bottiglie di plastica nei comuni, al fine di ridurre l’inquinamento da questo materiale;
- vengono stanziati 6 milioni di euro, che saranno erogati nel prossimo triennio, per attuare campagne di informazione nelle scuole al fine di sensibilizzare le nuove generazioni alle questioni ambientali;
- un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministero dell’Ambiente, dovrà approvare un programma strategico nazionale per contrastare i cambiamenti climatici e migliorare la qualità dell’aria, al quale dovranno conformarsi le amministrazioni pubbliche;
- presso il Ministero dell’Ambiente è istituito un tavolo permanente interministeriale per l’emergenza climatica che dovrà monitorare le azioni decise nel programma strategico di cui sopra;
- presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, verrà predisposto un programma per l’eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi, focalizzato soprattutto sul settore energetico;
- a partire dal 1° gennaio 2020, il CIPE diventa il CIPESS – Comitato interministeriale per la programmazione economica e per lo sviluppo sostenibile.
Green corner con prodotti sfusi
- Vengono stanziati 40 milioni di euro da erogare come incentivi a fondo perduto fino a 5.000 euro per i commercianti che vogliano realizzare green corner dedicati alla vendita di prodotti alimentari e detergenti sfusi, per prevenire l’uso di imballaggi e contrastare l’inquinamento da plastiche.
Bonus mobilità
Vengono stanziati 255 milioni di euro, che saranno erogati nel prossimo quinquennio o fino a esaurimento delle risorse, per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale, per l’uso di servizi di mobilità condivisa e biciclette anche a pedalata assistita. Gli incentivi saranno riconosciuti ai residenti dei comuni italiani interessati alle procedure di infrazione comunitaria per non ottemperanza ai limiti di emissioni ambientale, e saranno così attribuiti:
- bonus di 500 euro per la rottamazione di autovetture omologate fino alla classe Euro 3 entro il 31 dicembre 2021;
- bonus di 500 euro per la rottamazione di motocicli omologati fino alla classe Euro 2 a quattro tempi ed Euro 3 a due tempi.
Oltre a questi, sono inoltre stanziati per i comuni metropolitani ovvero per quelli sottoposti a procedura di infrazione comunitaria:
- 40 milioni di euro per la realizzazione di corsie preferenziali per il trasporto pubblico urbano;
- 20 milioni di euro per l’acquisto, da parte delle amministrazioni comunali, di scuolabus ecologici a basso impatto ambientale.
Si posa così la prima pietra in Italia del Green New Deal europeo, che sarà il protagonista dell’azione politica comunitaria dei prossimi mesi.
“In molti mi dicono ‘non basta, bisogna fare di più’ e sono d’accordo”, scrive il Ministro Costa sui social, “ma si poteva anche non fare. Oggi è un giorno storico.”
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