Classificazione dei rifiuti: facciamo chiarezza

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L’entrata in vigore del nuovo Regolamento europeo 2016/1179 sta impattando significativamente sulla valutazione e la conseguente eventuale attribuzione della caratteristica di pericolo HP14, in particolare per talune tipologie di rifiuti.

Dal primo marzo 2018 è infatti entrato in vigore il Regolamento (UE) 2016/1179 del 19 luglio 2016 che recita esattamente:

“recante modifica ai fini dell’adeguamento al progresso tecnico e scientifico, del regolamento (CE) n.1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele”.

A seguito di questa nuova norma è essenziale capire cosa sia più giusto fare e approfondire attraverso una specifica dettagliata delle novità e dei cambiamenti introdotti, soprattutto per quanto riguarda alcuni specifici passaggi e l’introduzione dei Fattori M per il rame.

I nuovi fattori moltiplicativi M e l’applicabilità per il Rame

Nell’allegato al Regolamento (UE) 2016/1179, che modifica l’allegato VI del CLP, vengono soppresse, sostituite o modificate alcune voci.

Per il Rame, comunemente ricercato ai fini della classificazione del rifiuto, sono stati introdotti nuovi composti pericolosi e per alcuni di quelli già presenti nell’allegato sono stati introdotti i nuovi fattori M, i temuti fattori moltiplicativi.

L’introduzione di questi nuovi Fattori M comporterà notevoli cambiamenti ai fini dell’attribuzione della caratteristica di pericolo HP14. Le formule utilizzate li tengono in considerazione ma fino ad oggi non tutti i composti del Rame più frequentemente ricercati nei rifiuti, ed elencati nel CLP, erano pericolosi e identificati con i Fattori M.

La discrepanza tra la versione inglese e la traduzione italiana del Regolamento: come procedere?

Il 28 febbraio 2018, con la nota prot. n. 3222 il Ministero dell’Ambiente, rilevando una discrepanza tra la versione inglese e quella tradotta in italiano del Regolamento, ha ritenuto di poter aderire al parere espresso dall’Echa con conseguenti cambiamenti rispetto alla versione italiana fino ad ora considerata.

Infatti, dopo la nota del Ministero, il fattore M dovrà essere uguale a 100 per i componenti ossido di rame I e rame II e sarà obbligatorio per la sola tossicità Acuta.

Queste discrepanze creano un forte dubbio interpretativo e di applicazione di questi nuovi Regolamenti. Da una parte, infatti, il testo italiano del Regolamento UE 1179/2016 contenente errori materiali rimarrà comunque vigente. Dall’altra, la presa di posizione del Ministero dell’Ambiente con la nota interpretativa del 28 febbraio 2018 è un’importante segnale da tenere in considerazione.

Ancora cambiamenti in vista a Luglio: che linea scegliere?

Ma i cambiamenti e le novità non sono terminati: il 5 luglio 2018 entrerà in vigore il Regolamento UE 2017/997 dell’8 giugno 2017 che modifica l’allegato III della direttiva 2008/97/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la caratteristica di pericolo HP14 “Ecotossico”.

La procedura di Classificazione dei rifiuti ha subìto una forte ripercussione, si è reso quindi necessario stabilire una solida posizione aziendale nella quale sarà necessaria la prevenzione e il rispetto delle nuove leggi che hanno creato, e stanno creando, non pochi disagi.

Come possono tutelarsi le aziende?

In questo scenario in continua evoluzione rimane salda l’importanza di partner autorevoli che possano affiancare l’azienda, supportandola e aiutandola nel tenere un filo logico coerente per andare incontro alle ambiguità presenti nei contenuti legislativi.

È importante infatti, anche ai fini dei possibili controlli, dimostrare di aver tenuto una logica chiara e coerente nelle scelte fatte e di aver considerato le norme vigenti. Questo può avvenire solo grazie al supporto di strutture che siano in grado di combinare tre aspetti fondamentali:

  • Tecniche analitiche;
  • Esperienza consulenziale nel settore Rifiuti e in tutta la filiera;
  • Conoscenza e capacità di interpretazione approfondita giuridico – legislativa.

Qualunque sia il partner scelto dall’azienda è importante che sia preparato secondo le logiche sopra esposte e coerente circa la linea che percorrerà insieme con l’azienda.

 

A seguito delle problematiche illustrate Ecol Studio si pone a pieno supporto di chi opera in questo settore, per questo organizza una serie di eventi totalmente gratuiti per offrire un contributo informato e tecnico. Questi Workshop, organizzati in varie città d’Italia, racchiudono insieme i tre aspetti fondamentali specificati prima.

Durante questi eventi saranno infatti presenti esperti di tecniche analitiche, di consulenza ed esperti giuristi per approfondire ognuna delle tematiche chiave. Sarà inoltre possibile confrontarsi al termine degli interventi con domande poste ai relatori o con scambi di opinioni e approfondimento di problematiche specifiche.

Purtroppo però, nonostante l’enorme richiesta, i posti ai Workshop sono limitati.

Pertanto invitiamo chi volesse partecipare a prenotare il proprio posto visitando la piattaforma di prenotazione a questo link.

Oppure inviando una mail a marketing@ecolstudio.com

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